L’impegno della Fondazione CAVE CANEM per l’adozione degli animali accuditi presso le strutture rifugio – Nota del Ministero della Salute 15 maggio 2020

[:it]Il Ministero della Salute – Direzione Generale della Sanità Animale e dei Farmaci Veterinari, ha rilasciato, lo scorso 15 maggio 2020, una nota dal titolo “Emergenza COVID19 – Misure relative alla salute e al benessere degli animali”. In essa viene chiarito che “l’accudimento e la cura degli animali di cui si ha la detenzione/la proprietà/la responsabilità sono essenziali per garantirne la salute e il benessere, quindi, coloro che si occupano di animali zootecnici e non, in concentramenti di animali autorizzati ai sensi dell’art. 24 del DPR 320/54, negli allevamenti registrati in BDN, nelle anagrafi regionali, o presso le ASL, ivi compresi cani di quartiere e colonie feline ai sensi della L. 281/1991, in giardini zoologici licenziati ai sensi del Dlgs 73/2005, nelle mostre faunistiche e nei circhi, devono continuare ad assicurarne la salute ed il benessere. Anche le attività svolte dalle organizzazioni per la promozione, la difesa e la tutela degli animali risultano fondamentali per l’accudimento e il mantenimento delle condizioni di benessere su tutto il territorio nazionale. A tal fine, si premette che tutte le attività dovranno svolgersi nel rispetto delle norme di distanziamento sociale previste dal DPCM del 26 aprile 2020 e nel rispetto di altre norme di settore ove previste, sottolineando, inoltre, che gli spostamenti relativi alla cura degli animali rientrano nell’ambito della deroga relativa ai motivi di salute, in quanto questi si intendono estesi anche alla sanità animale”.

Risultano dunque ammesse le adozioni presso le strutture rifugio, con la precisazione “che tutte le strutture deputate al ricovero di animali (come ad esempio i canili, maneggi etc.) dovranno attenersi alle disposizioni contenute nel DPCM del 26 aprile 2020, in particolare a quanto previsto dagli allegati 4, 5 e 6, nelle parti che richiamano la pulizia e la sanificazione degli ambienti di lavoro, la regolamentazione degli ingressi e l’informazione agli utenti, nonché le misure necessarie per la protezione del personale negli ambienti di lavoro”.

La Fondazione CAVE CANEM si era mossa sin dal 12 marzo 2020 per chiedere alle istituzioni preposte una linea definita e condivisa da tutti gli attori per garantire accudimento e adozioni di cani e gatti presso le strutture rifugio. Per rispondere all’emergenza COVID-19 è nato il progetto “Vicini anche se lontani”, che vede nove professionisti incaricati dalla Fondazione prendersi cura di oltre 400 cani presso il canile Valle Grande, in attesa del ritorno degli oltre 190 volontari che normalmente aiutano gli operatori.

Accogliamo favorevolmente la nota del Ministero della Salute” commenta la Vicepresidentessa della Fondazione CAVE CANEM, Federica Faiella. “Non vediamo l’ora, come non la vedono gli animali che abbiamo aiutato ad accudire in questi mesi, di riaccogliere i volontari in canile, nel pieno rispetto delle regole imposte anche per questa nuova fase di gestione della pandemia. La Fondazione CAVE CANEM è fiera di quanto fatto finora durante l’emergenza COVID-19, grazie al sostegno di gestori, direttori sanitari, operatori e volontari. Desideriamo che quanto fatto in questo momento di estrema difficoltà diventi di ispirazione per ognuno di noi a dare sempre il massimo per una detenzione degli animali che rispetti davvero il loro benessere e, soprattutto, il loro diritto a una famiglia”.

 

Leggi qui la nota del Ministero della Salute: http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/dettaglioNotizieNuovoCoronavirus.jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p=dalministero&id=4759&fbclid=IwAR03dKLoiAfw3hgM0lC3YAV-YDMi9pSoYdwJtbTz8rZtDUzQiNjCtu1HHu8[:]

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