Fuori dalle gabbie – Secondigliano
[:it]Il modello “Fuori dalle gabbie” approda all’Istituto Penitenziario di Secondigliano. Più di 70 detenuti coinvolti in una versione rinnovata del progetto, ancora più efficace ed efficiente.
Ha avuto oggi inizio la prima fase di applicazione del modello “Fuori dalle gabbie” a Secondigliano, con la prima lezione corso di formazione a carattere teorico-pratico per i detenuti, affinché questi possano prendersi cura di cani senza famiglia all’interno della struttura detentiva o, per chi avesse la condizione giudiziaria che lo consenta, anche all’esterno, presso il nuovo canile comunale di Napoli. Qui i detenuti potranno dedicarsi anche alla manutenzione della struttura e alla cura di tutto ciò di cui avranno necessità i cani ospiti ed è già stato affidato loro, direttamente dal Comune di Napoli nelle vesti dell’ Assessore Lucia Francesca Menna, il compito di ridare vita alle mura del canile con un colorato murales, simbolo di rinascita e di rivalsa.
Già a partire da questa prima lezione, saranno misurati i risultati conseguiti dal progetto in questa nuova sede Secondigliano, grazie al più ampio impiego degli strumenti di misurazione dell’impatto sociale, utilizzati anche per una completa valutazione rispetto al benessere degli animali coinvolgi. Infatti, nuovi professionisti sono stati coinvolti in questa seconda applicazione del modello del progetto e si occuperanno di stimare il valore economico, sociale ed ambientale delle attività svolte da cani e detenuti.
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