Progetto “Fuori dalle gabbie”: inizia la fase 2

[:it]Il progetto “Fuori dalle gabbie”, realizzato dalla Fondazione CAVE CANEM in collaborazione con la Casa di Reclusione, il Comune e il canile comunale di Spoleto, a favore di 120 cani e 87 detenuti, è entrato lo scorso 7 maggio nella sua fase 2, dopo lo stop forzoso di una parte delle attività a seguito dell’emergenza COVID-19.

Il progetto ha avuto inizio ad agosto 2019 e si articola in quattro attività principali:

1) un corso di formazione intensivo per preparare i detenuti alla corretta interazione con gli animali coinvolti;

2) l’allestimento di una sede secondaria del canile comunale in una zona adiacente la Casa di reclusione di Spoleto, per accogliere mamme con cuccioli e cani bisognosi di particolare assistenza;

3) il coinvolgimento dei detenuti all’interno del canile comunale, finalizzato a interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria;

4) percorsi di recupero comportamentale a favore dei cani ospitati nel canile comunale perché siano pronti quanto prima alla vita in famiglia.

Nella seconda fase, il focus del progetto si sposterà sui punti 3) e 4). In particolare, per quanto riguarda il canile, non appena sarà possibile un ulteriore allentamento delle misure restrittive dovute alla pandemia, i detenuti riprenderanno i lavori di miglioria sulle strutture di ricovero e accudimento, mentre un team di educatori cinofili sta collaborando con gli operatori del canile per effettuare la valutazione comportamentale dei cani presenti, per individuare il livello di socializzazione e l’indice di adottabilità. A partire da agosto 2020, i detenuti, che si saranno mostrati maggiormente portati e appassionati al lavoro con i cani, inizieranno a prendersi cura degli animali presso il canile, a fianco degli operatori e dei volontari. Per quanto riguarda, invece, la Casa di Reclusione, i detenuti hanno completato il montaggio dei box presso la zona adiacente le strutture detentive. Il trasferimento dei cani avrà luogo a luglio 2020 e anche questi animali saranno accuditi dai detenuti, in modo esclusivo e sotto la supervisione della polizia penitenziaria, oltre che dei nostri professionisti.

La Vice Presidente della Fondazione CAVE CANEM, Federica Faiella, esprime la propria piena soddisfazione per la ripresa del progetto e per il suo andamento fino a ora: “Il progetto “Fuori dalle gabbie” è un’iniziativa che si sta rivelando vincente, grazie alla quale stiamo dando vita a soluzioni integrate, che combinino efficacemente l’esigenza di fornire un servizio di accudimento, gestione e recupero comportamentale di cani vittime di abbandono, con l’esigenza di dare vita a percorsi individualizzati di formazione, riscatto sociale e inclusione lavorativa a favore dei detenuti”.

Anche l’Assessore del Comune di Spoleto, con delega alle Politiche Ambientali, Maria Rita Zengoni, commenta favorevolmente l’andamento e i risultati del progetto: “Il comune di Spoleto ha a cuore il destino dei cani ospitati in canile, per questo stiamo mettendo in campo tutte le risorse necessarie a garantire loro il futuro che meritano, circondati dall’amore che solo una famiglia sa dare. Non solo, siamo impegnati a garantire loro la migliore accoglienza possibile durante la permanenza in rifugio e faremo tutto ciò che è in nostro potere perché il canile comunale di Spoleto diventi un punto di riferimento per la collettività”.

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